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Via Forni

 

Lunedì 2 maggio, noi bambini della classe IV^A della scuola primaria “A.Moro”ci siamo recati, a piedi, in Via Forni in Località Taglio di Donada. Qui c’è un panificio e noi avevamo appuntamento proprio con i proprietari.                  

Siamo arrivati con un po’ di anticipo, così siamo andati al Casolin del B’Gin, una bottega di una volta, dove ancora oggi, si può acquistare un po’ di tutto, dalla pasta al caffè, dai detersivi alle caramelle. La signora Elvira che lo gestisce, gentilmente ci ha accolto e ci ha raccontato che questa rivendita, esiste dal 1848 circa. È un luogo molto caratteristico, perché ha conservato molti elementi del passato come il pavimento, gli espositori e le scaffalature di legno azzurro, il termosifone con lo scaldavivande incorporato.                                

Nel retrobottega abbiamo potuto osservare alcuni oggetti utilizzati dai nostri bisnonni: lo scaldaletto, la borsa dell’acqua calda, il cestino per le uova, la tavola e il mastello per il bucato, una macchina da scrivere, un vecchio registratore di cassa, tanti tipi di bilance, i pesi, i contenitori in decilitri per riempire le bottiglie di latte e olio . È stata una visita inaspettata, ma molto interessante. Qui c’è la storia di una famiglia che da quattro generazioni tiene aperta una drogheria d’altri tempi! Ma ora era tempo di entrare al panificio. Un profumo fragrante e invitante riempiva la strada.

Piccoli fornai all’opera…..                                                                                                                                                       

All’arrivo abbiamo trovato ad attenderci i signori Andrea e Fabio, i proprietari. Ci siamo disinfettati con cura le mani e abbiamo indossato un grembiule e un cappellino da fornaio. Entrati nel laboratorio ci siamo trovati di fronte a tanti macchinari usati per la produzione del pane e dei dolci.                                    

Fabio ci ha mostrato quali sono gli ingredienti utilizzati per preparare la ciambella chiamata Esse dolce: burro, uova, farina, zucchero, anice (liquore), sale, lievito. Tali ingredienti, ben dosati, sono stati mescolati in diversi momenti nella macchina miscelatrice per formare un impasto omogeneo e profumato….. Andrea nel frattempo ha spiegato che il prodotto si chiama Esse perché la forma ricorda quella del serpente. Il serpente è un animale magico che simboleggia la rinascita, per via del mutamento della pelle e identifica l’inizio di una nuova vita. Questo dolce infatti, un tempo si preparava solo in occasione delle feste pasquali, ora, invece, si produce tutto l’anno.                          

Successivamente abbiamo iniziato a lavorare, mettendo le ” mani in pasta” e realizzando ciascuno un proprio dolce dalla forma …... simbolica e importante per noi bambini che amiamo la mamma ! Dopo aver dato forma all’impasto abbiamo spennellato la superficie con latte e uovo e cosparsa di granella di zucchero. Ci siamo sentiti dei piccoli fornai a nostro agio perché Fabio e Andrea ci aiutavano e ci consigliavano. I nostri dolci, sistemati su larghe teglie, sono stati posti all’interno di un grande forno alla temperatura di 180 gradi per venti minuti. Per ingannare l’attesa, Celeste, figlia di Andrea, ci ha offerto una deliziosa merenda con pizza. Andrea ha detto che il panificio Finotti, iniziato dal signor Renzo, il papà, nel 1977, è un laboratorio artigianale a conduzione familiare, dove vengono prodotti pane di vario formato e tipo e con diversi tipi di farine (frumento, ai cereali, segale, farro). Si producono anche dolci come crostate, esse dolci, pane alla nutella senza contare i biscotti e i pasticcini.      

Il punto di forza è l'artigianalità del prodotto che si traduce nella qualità delle materie prime e nel lavoro prestato con originalità, fantasia e cura nei particolari.        

Andrea ci ha anche spiegato che il mestiere del fornaio inizia alle tre di notte e prosegue fino alle undici circa del mattino. È un lavoro in cui la manualità è molto importante e il pane preparato è un alimento sano e genuino, senza conservanti. Molti di noi conoscono la bontà dei panettoni natalizi e delle colombe pasquali che sforna questo panificio.Un nostro amico ha giustamente ringraziato Andrea per il suo lavoro!                                                                

Dopo un quarto d’ora le teglie sono state girate per altri cinque minuti… e finalmente i nostri dolci sono stati sfornati e messi a raffreddare. Un aroma squisito ha inondato la stanza. Ormai l’attività si era conclusa ed era tempo di fare ritorno a scuola. Ricorderemo questa lezione per i sapori, i profumi, le tracce di farina sui nostri abiti, la cortesia dei signori Finotti e dei loro collaboratori e per via Forni, angolo tipico di Taglio di Donada.

 

Link al video: https://youtu.be/PkBAI0vWPII

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